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Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà 

Ritratto dell'esploratore

Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà  (Roma, 26 gennaio 1852  – Dakar, 14 settembre 1905) è stato un esploratore  italiano  naturalizzato francese  con il nome di Pierre Paul Franà§ois Camille Savorgnan de Brazza.

Biografia

Era il decimo di tredici figli del conte Ascanio, nobile friulano con estesi contatti in Francia, e di Giacinta Simonetti dei marchesi di Gavignano.

Cresciuto nella Roma papale, Pietro quindicenne si trasferì in Francia sotto la tutela dell'ammiraglio Louis de Montaignac per proseguire gli studi ed intraprendere la carriera militare in Marina, ed ebbe così l'opportunità  di viaggiare e soprattutto di esplorare l'Africa. Dopo aver assunto la cittadinanza francese nel 1874, condusse e portò a termine tre spedizioni in Africa equatoriale negli anni 1875, 1880 e 1887. Nel corso della sua seconda spedizione del 1880 esplorò il fiume Congo.

Grazie ad accordi con diversi capi del Basso Congo, (in particolare il Makoko dei Bateke) assicurò alla Francia il possesso di un vasto territorio nelle attuali Repubblica del Congo e Gabon. Le sue attività  di esplorazione e conquista furono contemporanee con quelle di Stanley, che lavorava nella stessa regione per Leopoldo II del Belgio. La sua attività  pose le basi per la futura colonia dell'Africa Equatoriale Francese.

Pietro Savorgnan di Brazzà  è passato alla storia come un personaggio singolare dell'età  coloniale. Già  conosciuto per essere lontanissimo da Stanley e dagli altri esploratori bianchi dell'epoca per i suoi metodi non violenti e per la sua repulsione verso lo sfruttamento coloniale, divenne protagonista di un periodo difficile per l'imperialismo francese fino a rivelarsi personaggio scomodo per la politica coloniale del suo governo.

Destituito improvvisamente da Governatore del Congo nel 1898, mentre si trovava su una nave diretto in Francia, si trasferì sdegnato ad Algeri dove si sposò ed ebbe tre figli. Uscì dal silenzio solo nel 1901 quando, dopo aver letto un libro encomiastico del governo sulla politica francese in Africa, tentò di pubblicare una contro-relazione e di denunciare gli errori e gli orrori del colonialismo europeo. Il suo dossier però venne insabbiato.
Nel 1903 però arrivarono in Francia numerosissime voci di abusi, stragi e orrori che fecero scalpore e conquistarono i titoli dei giornali. Il Governo si trovò in difficoltà  e Parigi, per calmare l'opinione pubblica, decise di richiamare l'eroe Pietro Savorgnan, per affidargli un'inchiesta sul campo. L'esploratore accettò l'incarico, anche se sapeva bene che Parigi e i funzionari in realtà  remavano contro di lui.
Racconta un suo discendente che fu durante un ballo tribale organizzato in suo onore che uno stregone dei Tekè gli fece capire, a gesti, mentre danzava, che le prigioni teatro dell'abominio erano al Nord. Pietro di Brazzà  in pochi mesi realizzò una relazione scottante, terminata la quale s'imbarcò per la Francia. Il celebre esploratore però non giunse mai a Parigi, morì infatti a Dakar, a soli 53 anni, il 14 settembre 1905, durante il viaggio di ritorno, forse a causa di qualche malattia esotica, o forse avvelenato.
Alla morte il Governo proclamò di volerlo seppellire al Pantheon, ma la moglie rifiutò l'onore ipocrita e di Brazzà  venne sepolto ad Algeri. Sulla sua lapide viene scritto «La sua memoria è pura di sangue umano»
Nel febbraio del 1906, l'Assemblea nazionale francese votò la soppressione della relazione di Brazzà .

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Curiosità  

Nel 2007 è stato dato il nome di Pierre Savorgnan di Brazzà  all'Aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari (Gorizia).

Il francobollo

Data di emissione
14 settembre 2005

Valore
euro 0,45

Tiratura
tre milioni e cinquecentomila esemplari

Vignetta
raffigura una immagine dell'esploratore Pietro Savorgnan di Brazzà , evidenziato su un fondo color sabbia dove sono rappresentati, stilizzati, il profilo dell'Africa e le coordinate geografiche; in alto a destra è riprodotto il particolare di una antica stampa che ritrae un indigeno del continente africano.

Immagini

Paese e Borghi

Moruzzo - borghi: S. Ippolito, Calcina, Pegoraro Coranzano, Modotto, Monti, Muriacco,  Carbonaria, Tampognacco

Brazzacco (frazione) -  borghi:Colmalisio, S. Andrea, Nonesso

Santa Margherita  (frazione) - borghi: Telezae, Lavia

Alnicco (frazione)



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